Hanno dagli 8 ai 19 anni, tre le sedi cittadine: via Milano, via Roen e viale Druso
Il responsabile: «Spaziamo dai lupetti ai rover e abbiamo festeggiato i 70 anni»
È ripartita la stagione dei cento scout Cngei
di Alan Conti BOLZANO
Comincia una nuova avventura per i cento scout Cngei della sezione di Bolzano che ieri, al parco Baden Powell, hanno aperto l’anno di attività con una cerimonia molto partecipata. Alla presenza degli assessori comunali Sandro Repetto e Angelo Gennaccaro tutti i ragazzi coinvolti si sono ritrovati per una giornata da vivere insieme. «Abbiamo giovani di tutte le età – racconta Adriano Baldessari, uno dei coordinatori dell’attività Cngei – partendo dai lupetti che hanno dagli 8 ai 12 anni fino ad arrivare ai rover tra i 16 e i 19 anni. Nel mezzo ci sono gli esploratori del reparto». Un anno che sarà particolarmente emozionante perché segna anche una cifra tonda per l’associazione degli scout laici. «Abbiamo festeggiato i 70 anni di esistenza. Una ricorrenza celebrata invitando al nostro primo giorno di attività il commissario regionale Luisella Manca e la responsabile della formazione nazionale Lorenza Prandi». Durante la manifestazione è stato allestito un info point per avvicinare le famiglie interessate alle iscrizioni. Il reclutamento, infatti, conosce un momento particolarmente positivo. «Siamo in crescita – riprende Baldessari – perché l’anno scorso abbiamo avuto 180 adesioni con un incremento pari al 10 per cento. Dopo alcuni anni di difficoltà stiamo assistendo a un rinnovato interesse che non può che farci molto piacere. È importante anche il contributo e il supporto che riceviamo dal Comune di Bolzano». Tre le sedi dove gli scout tengono le riunioni settimanali: via Milano, via Roen e viale Druso. Le sezioni regionali di Cngei, invece, sono cinque. Oltre a quella di Bolzano ci sono anche quelle trentine di Trento, Calceranica, Rovereto ed Arco. In tutto un’organizzazione da 697 soci di cui 453 giovani e 244 adulti raccolti in 8 gruppi. Molto ruota attorno alla scelta laica rispetto ad altre associazioni. «Per noi è fondamentale l’indipendenza di pensiero da raggiungere attraverso il dibattito, il confronto e l’apertura che portano all’autonomia personale anche nelle scelte importanti della vita. È una precisa strada di formazione cha fa perno, naturalmente, sulla legge scout». Un codice comportamentale con riferimenti molto chiari. «La vita all’aria aperta – elenca Baldessari – l’imparare facendo, il gruppo dei pari, lo spirito di servizio verso gli altri, i programmi progressivi e stimolanti fino alla promessa che viene fatta non appena si entra nel gruppo scout». Senso di appartenenza e voglia di crescere, dunque, stanno alla base di ogni attività per un’esperienza che dura da settant’anni ormai. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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