Ieri sera la 2ª Compagnia Yo-Yo ha conosciuto Maman, un ragazzo che ha fatto un viaggio lunghissimo, così intenso da poterlo solo immaginare o leggere nei libri.
Dal suo racconto, al costruire una barca, al lasciargli degli oggetti e al guardarlo negli occhi, abbiamo capito anche solo in superficie quello che per lui sono stati anni di incessante movimento.
Tutto ciò perché è meglio prendere una strada di cui non si conosce il percorso, piuttosto che stare in una stanza con la certezza di vivere in completa solitudine.