Dal 28 luglio al 6 agosto si è svolto il campo scout nazionale itinerante e fisso con 1.500 partecipanti e con tappa finale a Soriano nel Cimino (VT). È stato un evento coinvolgente che ha visto protagonisti ragazze e ragazzi dai 16 ai 19 anni provenienti da tutta Italia, desiderosi di condividere le proprie storie, connettersi con gli altri e creare un impatto positivo nel mondo a partire dalle loro comunità di origine. L’evento è frutto di una preparazione durata oltre due anni da parte dei volontari del CNGEI, i quali hanno saputo ascoltare le voci dei giovani e amalgamarle in un’esperienza capace di unire l’attrattiva intramontabile dell’esplorazione con l’impegno verso la comunità e l’entusiasmante gioia di ritrovarsi insieme alla conclusione di questo lungo percorso.

La manifestazione si è svolta in due fasi distintive, ognuna con un suo scopo unico e coinvolgente. Nella prima fase, conosciuta come “Trampolini di Lancio”, le attività si sono estese su tutto il territorio italiano, coinvolgendo compagnie scout gemellate e gruppi di formazione. Questi appassionati rover hanno intrapreso avvincenti escursioni all’aperto, conosciute come “hike”, le quali sono partite da diverse località dislocate lungo lo stivale italiano.

Oltre ad affrontare le sfide naturali che l’ambiente offriva loro, questa fase iniziale ha offerto preziose opportunità di coinvolgimento in attività di servizio e volontariato all’interno delle comunità circostanti. Questo aspetto ha messo in evidenza l’importanza dell’azione sociale e della partecipazione attiva nella creazione di un impatto positivo nelle aree in cui le escursioni si sono svolte. Questa fase ha incarnato lo spirito dello scoutismo nell’incoraggiare lo sviluppo personale, il senso di responsabilità e la solidarietà all’interno della società.

La seconda parte dell’evento si è svolta presso Soriano nel Cimino, dove è stato allestito un punto di incontro straordinario per i rover provenienti da tutte le regioni d’Italia. Questo luogo ha agito come un crocevia di esperienze, cultura e idee, offrendo un ambiente stimolante per il confronto e la condivisione. L’incontro a Soriano nel Cimino ha rappresentato il culmine di quest’avventura, dove le esperienze e le storie delle prime escursioni sono confluite, creando un mosaico unico di prospettive e conoscenze.

L’inizio dell’avventura per la Compagnia Scacciapensieri è avvenuto il 28 luglio a Firenze. Nel corso di cinque intense giornate, insieme alle compagnie Donald Duck di Livorno e Don Chisciotte di Cava de’ Tirreni, è stato possibile stabilire un prezioso legame e dar vita alla compagnia di formazione “Na bona birra”. Durante questi intensi 5 giorni, si è intrapreso un cammino avvincente lungo i sentieri del partigiano e di Don Milani, da Dicomano a Vicchio, per due giornate piene di avventura. Oltre all’esplorazione fisica, è stato altrettanto importante l’esplorare le connessioni umane. Durante il percorso, le tre compagnie hanno avuto l’opportunità di vivere momenti di profonda interazione e servizio verso la comunità “Il Mulino ODV”, che ha generosamente ospitato le compagnie per le ultime due notti del campo mobile. In questo contesto, è stato possibile non solo scoprire luoghi nuovi, ma anche approfondire le relazioni tra i partecipanti, creando una solida base di legami.

Le giornate trascorse insieme hanno favorito l’ascesa di una piccola famiglia coesa, dove ogni partecipante è stato un attivo contributore. Tra le attività proposte, non mancavano momenti di siesta e dormite, che hanno ricaricato le energie per le avventure successive. Un esempio di attività stimolante è stata l’iniziativa chiamata “Trova la tua emozione”. Attraverso la musica e l’espressione artistica, è stato possibile condividere emozioni e sentimenti, catturandoli su una maglietta dipinta. Questo ha permesso a ciascun partecipante di rivelare il proprio mondo interiore e condividere autenticamente con gli altri. L’evento ha dunque superato i confini dell’avventura fisica, trasformandosi in un’opportunità per crescere insieme, accrescere la comprensione reciproca e contribuire a creare un’atmosfera di connessione genuina e arricchimento personale.

Nella splendida cornice di Soriano nel Cimino, nei successivi 5 giorni, si è presentata un’opportunità unica per condividere esperienze e sperimentare con altri Rover su temi specifici come l’advocacy, la presa di parola, le proprie competenze e le aspirazioni personali.  Inoltre, durante l’evento, abbiamo avuto modo di assistere ad un emozionante intervento da parte di Don Ciotti, fondatore di Libera.

Cinque giorni intensi e pervasi di emozioni, un periodo impossibile da riassumere in poche parole, difficile da catturare in poche parole l’essenza di un evento così unico. Oltre ai canti e alle risate, il percorso compiuto è stato lungo e prezioso. Vale la pena sottolineare che tutto questo rappresenta un impegno di un anno intero, poiché la compagnia si è preparata fin dall’inizio dell’anno per affrontare al meglio questa esperienza unica.

L’Estate Rover non si è conclusa il 6 agosto; il carico di emozioni e sentimenti va ora rivissuto nelle singole realtà. Questo non solo per non dimenticare, ma anche per dare seguito a un patto non scritto tra tutti i partecipanti: costruire un mondo e un futuro un po’ migliori di quanto siano ora.