Il weekend del 2 giugno noi genitori delle ragazze e dei ragazzi del 2° Reparto Catinaccio siamo stati invitati dallo staff capi ad un campetto genitori-figli a Laghel. Nonostante le varie titubanze e i timori iniziali, ci siamo lanciati in questa avventura… come potevamo dire di no? 😊

E così ci siamo ritrovati sui prati di Laghel per vivere per una volta in prima persona le emozioni che provano i nostri figli quando vanno “agli scout”.

Per prima cosa siamo stati divisi in pattuglie, due femminili (caprioli e cinghiali) e una maschile (procioni), e ci è stato detto che avremmo dovuto dormire di pattuglia, insieme in tenda. Non tutti erano proprio tranquilli, ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato la nostra prima vera attività: il montaggio delle tende!

Pranzo condiviso e poi via verso la prossima sfida: la costruzione della cucina da campo! Per fortuna ogni pattuglia di genitori era “accoppiata” ad una di esploratori/trici e quindi abbiamo portato a temine brillantemente anche questa prova.

In serata qualche temporale non ci ha permesso di stare all’aperto, ma ne abbiamo approfittato per vivere una bella serata di canti scout tutti insieme sotto un tendone.

Trascorsa la notte in tenda (per qualcuno di noi era la prima volta, pioveva e tuonava, qualcuno ha dormito, qualcuno no, ma tutto sommato è andata anche questa…), pronti per la gara di cucina! Ottenere gli ingredienti non è stato facile: siamo dovuti andare in giro per tutta Laghel, altopiano compreso, per cercarli, però ne è valsa la pena, soprattutto perché così abbiamo potuto conoscere i terreni della sezione.

La gara di cucina (sul fuoco vivo naturalmente) è andata molto bene (ci siamo abbuffati di polpette, riso, faglioli all’uccelletto, melanzane impanate, …) ed ha visto la vittoria della pattuglia Tigre.

Dopo un pisolino ristoratore, super torneo di palla scout, nel quale (quasi) tutti ci siamo messi in gioco. Qui si è notato che non solo i più giovani hanno un bello spirito competitivo 😉

Dopodiché è arrivato il momento di ideare gli interventi per il fuoco di bivacco serale: ban, scenette, storie e giochi. Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta! E così, dopo cena, calato il buio, abbiamo accesso un mega fuoco e abbiamo dato vita al nostro fuoco di bivacco, spassosissimo ed emozionante ❤

Seconda notte in tenda e la mattina seguente, purtroppo, smontaggio di tende e cucine. Eravamo quasi alla fine del nostro campetto, ma abbiamo concluso alla grande, con un mega pranzo alla trapper.

Che dire? Sono state 3 giornate intense e faticose, ma veramente coinvolgenti e meravigliose. E una volta tornati a casa, ogni volta che prenderemo in mano la nostra targhetta autoincisa con l’elettrolisi (ma quante cose fanno questi scout?), ci ricorderemo di questa bellissima esperienza.

Un arrivederci alla prossima avventura, e un grazie di cuore ai capi che ci hanno permesso di capire un po’ meglio “il mondo scout” e il perché le nostre figlie e i nostri figli rientrano a casa sempre entusiasti….e puzzolenti di affumicato 😉