Il giorno 12 ottobre 2016 ci ha lasciato Emilio Migliorini “Fenicottero del Carso

migliorini

Di seguito un estratto della biografia e di un’intervista, fatta ad Emilio, tratta dal libro “Una volta scout , sempre scout. 60 anni di vita G.E.I. a Bolzano”

Emilio Migliorini è nato a Trieste l’8 gennaio 1941 da padre italiano e da madre di origini cecoslovacche, di nome Schweiger. Il padre era dipendente della Romsa di Fiume, un’azienda che commercializzava prodotti petroliferi. Durante la guerra il padre viene richiamato alle armi ed i fratelli vivono con la madre dai parenti. Dopo la guerra la famiglia segue il padre nei frequenti trasferimenti per motivi di lavoro, nell’azienda Shell Italiana, a Bolzano, a Varese, sul Terminillo, a Trieste, nuovamente a Bolzano, dove risiede stabilmente dal 1956. Per questo motivo fino all’età di 19 anni ha cambiato abitazione venti volte. In Alto Adige la prima residenza è stata a Sarentino, dove ha frequentato una pluriclasse, mentre la prima abitazione a Bolzano si trovava in Via Claudia Augusta. Diplomato all’ITI di Bolzano nel 1960, insegnante tecnico-pratico nei laboratori dello stesso istituto prima ed insegnante di educazione tecnica nelle Scuole Media “Leonardo da Vinci” fino al pensionamento, nel 1989. Ha sempre svolto la libera professione, specializzandosi nella progettazione d’impianti a fune.

L’attività scoutistica inizia nel 1953 a Trieste e prosegue nel 1954 a Bolzano, dopo un campeggio scout estivo a Paneveggio, nel Trentino. Componente della ptg libera antilope.

Le sedi si trovavano nelle cantine dei soci della zona di Piazza Matteotti (Camin e Bossi) e di Piazza Vittoria, nella cantina dell’abitazione di Antonio Ruzzier, triestino, padre di scout e preside dalla Scuola Media “Archimede” di Bolzano. L’abitazione di trovava nell’edificio che ospita la Libreria Cappelli; le pareti della sede erano state affrescate da Trevisan con disegni raffiguranti le antilopi.

La partecipazione ai gruppi scout s’interrompe alla fine degli anni Cinquanta per poi riprendere negli anni Sessanta, coinvolto da Trevisan nell’acquisto e nella ristrutturazione del rustico di Laghel, acquistato da Trevisan e Migliorini per conto della sezione bolzanina degli scout, firmando numerose cambiali, alcune delle quali vennero pagata personalmente dai due, mentre altre vennero pagate raccogliendo finanziamenti.